Allegoria non biblica [Henri de Lubac]

Dati bibliografici

Autore: Henri de Lubac

Tratto da: Esegesi medievale. I quattro sensi della scrittura

Editore: Jaka Book, Milano

Volume: IV

Anno: 2006

Pagine: 247-248

Il medioevo latino non fu solo esploratore di allegorie: ne creò a sua volta. Almeno ci ha provato. A dire il vero, le sue creazioni in questo genere sono il più delle volte artificiose. Non danno vita a forti personalità simboliche, dalla consistenza multiforme, come sono le figure di Ercole o di Orfeo, di Venere o di Mercurio, o come saranno le figure di Virgilio o di Beatrice in Dante. Molto spesso sono semplici astrazioni personificate, come se ne trovano già in Esiodo, di cui Henri Jeanmaire ha notato a questo proposito la «forma d'animo tutta medievale» , o come ne sarà pieno il Romanzo della Rosa. Ogni vita, ogni poesia, ogni profondità non sono però sempre assenti. Ma anche in questo settore, il medioevo non fa altro che continuare la duplice antichità declinante, pagana e cristiana, dai procedimenti identici. (Solo in alcuni, l'imitazione diventerà creatrice).

Date: 2021-12-22